Come risparmiare sul conto corrente nel 2014

Anche il conto corrente merita un check-up. Infatti, con il calo dei tassi di interesse e un prelievo fiscale sugli interessi del 26%, le condizioni del nostro conto corrente potrebbero rivelarsi poco convenienti.
Il primo dato a cui riferirsi è l’Indice sintetico di costo (Isc) che ogni banca riporta nel foglio informativo. L’Isc è calcolato secondo criteri indicati dalla Banca d’Italia, in funzione dell’operatività media delle diverse categorie di utenti: dai giovani, alle famiglie, ai pensionati.
Questo indice permette già un primo raffronto tra diverse offerte, ma è bene verificare anche le singole voci di spesa, in particolare, se e quanto si paga per:
- apertura o chiusura del conto corrente
- singola operazione
- bonifici
- prelievi
- emissione della carta di pagamento
- pagamento delle utenze
- accredito della pensione o dello stipendio
- servizi integrativi (per es. polizze assicurative)
Molti conti correnti prevedono un canone mensile che include tutta una serie di operazioni bancarie: si tratta di verificare che le operazioni gratuite incluse nel canone siano coerenti con le proprie necessità.
Infine, va ricordato che l’operatività allo sportello è più costosa di quella su web: vale la pena, quindi, prendere in considerazione un conto corrente online, i cui costi, secondo il Garante per la concorrenza e il mercato, sono mediamente inferiori a quelli tradizionali del 30-40%.
I conti correnti on line, oltre a consentire di effettuare tutte le operazioni bancarie, inclusi prelievi e pagamenti (utenze, bonifici, F24, bollettini postali, ricariche telefoniche), spesso offrono anche un rendimento più elevato sul denaro giacente sul conto: un elemento da tenere in considerazione nel proprio test di convenienza.
