Pensioni: dal 1 luglio serve il conto corrente

A seguito del cosiddetto “obbligo della tracciabilità” imposto nel 2011 dalla manovra Monti, e salvo ulteriori proroghe dell’ultimo momento, dal 1° luglio 2012 il pagamento delle pensioni oltre i 1.000 euro non potrà più avvenire in contanti. I pensionati che vorranno riscuotere il proprio vitalizio dovranno quindi aprire un conto corrente, oppure un libretto postale o carta prepagata abilitata.
Oltre alle pensioni l’obbligo riguarda anche l’accreditamento di stipendi e ogni altro tipo di compenso il cui importo superi la soglia dei 1.000 euro. I vantaggi della legge sono diversi, tra cui:
- favorire l’adozione di strumenti di pagamento più efficienti e coerenti con il processo di digitalizzazione degli enti pubblici;
- agevolare la lotta all’evasione fiscale;
- risparmiare sui costi derivanti dalla gestione del denaro contante;
- evitare le file presso gli uffici postali.
Per assicurarsi l’accreditamento della pensione del mese di luglio, è però necessario scegliere quale strumento utilizzare entro la fine di giugno. A tal fine si può procedere in due modi: rivolgendosi direttamente alla banca o agli uffici postali presso cui si vuole far versare la pensione, oppure all’Inps (chi è in possesso del codice Pin per i servizi telematici può effettuare la scelta dal relativo sito Internet).
I pensionati pubblici sono tenuti a comunicare al più presto alla sede territoriale Inpdap competente le coordinate bancarie (codice Iban) del conto corrente bancario o postale o del libretto su cui intendono far accreditare la pensione, utilizzando l’apposito modulo reperibile presso le sedi Inpdap o sul sito web dell’Istituto.
l’Inpdap, inoltre, invita tutti i pensionati (non solo quelli la cui pensione supera i 1.000 euro mensili) ad aprire un conto corrente, ricordando che il massimale per il pagamento in contanti potrebbe essere superato nel caso di altri accrediti (ad esempio: competenze arretrate, tredicesime, eventuali rimborsi, ecc.).
Grazie ad una convenzione tra ABI, Tesoro e Banca d’Italia, dal 1° giugno scorso istituti di credito e Poste Italiane hanno adeguato la propria offerta con un conto corrente gratuito specifico per pensionati.

2 Commenti a "Pensioni: dal 1 luglio serve il conto corrente"
L’unico unico motivo di criminal Monti e per quei poveretti che fin ora non potevano pagare le tasse non si poteva pignorare la pensione ma i conti correnti si…. Percio’ gente se avete debiti occhio al conto corrente prelevate subito….gli avvoltoi di Equitalia sono sempre in agguato!!
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