Ieri, 3 dicembre, la Banca Centrale Europea ha reso noti i suoi prossimi provvedimenti. Nessuno QE2, come ipotizzato sulla stampa in precedenza, ma:
- il Quantitative Easing sarà prolungato fino a marzo 2017, mentre inizialmente il termine era previsto a settembre 2016, e comunque fino a quando l’inflazione non si avvicinerà al 2%; gli acquisti inizieranno a coinvolgere anche le obbligazioni emesse da regioni ed enti locali;
- il tassi dei depositi delle banche passa da -0,20% a – 0,30%.
Non cambia particolarmente, dunque, lo scenario per i risparmiatori; dato che il QE continuerà, ci si potrebbe aspettare un perdurare delle condizioni viste finora:
- minimo rendimento dei Titoli di Stato;
- calo dell’Euribor;
- svalutazione dell’euro rispetto al dollaro.