Il recupero crediti domiciliare è uno strumento con cui è possibile risolvere efficacemente ed in tempi brevi i problemi relativi ad insolvenze derivanti da inadempienze contrattuali di ogni genere, in altre parole il mancato rientro di situazioni debitorie. In Italia è normato dall’ articolo 115 del T.U.L.P.S. (testo unico leggi di pubblica sicurezza), e dal Titolo VI°-Bis- Art. 128 Quaterdecies del T.U.B. (testo unico bancario)
Gli attori che svolgono questa attività sono prevalentemente società di recupero crediti autorizzate dalle questure e vigilate dalle stesse, che a loro volta affidano i crediti a recuperatori specializzati nel recupero domiciliare i cui nominativi sono inseriti nelle licenze delle singole società, e dagli intermediari Finanziari che affidano i loro crediti agli Agenti in attività finanziaria regolamentati dall’OAM che è l’organismo degli Agenti e Mediatori vigilato direttamente dalla Banca D’Italia.
Compito del recuperatore domiciliare è quello di trovare la soluzione più opportuna per entrambi i soggetti: creditore e debitore.
L’attività di recupero crediti domiciliare è sostanzialmente un atto di comunicazione, un atto negoziale per arrivare alla definizione del pagamento senza procedere tramite le procedure legali.
È quindi compito del negoziatore far capire alle famiglie l’importanza di evitare l’applicazione della legge e le conseguenze della stessa, evidenziando l’idea che è arrivato il momento di regolare le insolvenze nell’immediato o di effettuare un piano di rientro, sottolineandone i vantaggi.
E’ evidente che sia possibile negoziare (ricercando cioè il conseguimento dei reciproci obiettivi) quando entrambe le parti ritengono opportuno arrivare ad un accordo. La soluzione al problema è l’unico approccio corretto a quest’attività.
E’ possibile innovare l’attività di recupero crediti cercando di allontanare i preconcetti e le distanze che spesso si creano con le famiglie in difficoltà: la nuova figura dell’Financial Family Advisor è volta a trovare soluzioni a 360°, analizzando puntualmente ed analiticamente le varie situazioni essendo una figura costantemente formata e tecnicamente preparata sotto tutti i punti di vista.
Il recupero deve quindi essere etico, sostenibile e vicino alle famiglie nell’ottica di una consulenza costruttiva e risolutiva.