Che il costo dell’elettricità sia notevolmente aumentato negli ultimi tempi è cosa nota, ma risparmiare senza grossi sforzi o cambi di abitudini è possibile, ottimizzando i consumi. Ecco alcuni suggerimenti:
- Riscaldamento. È bene evitare di surriscaldare la propria abitazione: una riduzione di appena 1°C può abbassare i costi del 5-10% ed evitare fino a 300 kg di emissioni di CO2 per abitazione ogni anno. Se poi si programma il termostato del riscaldamento in modo che la temperatura sia più bassa di notte, o quando in casa non c’è nessuno, la bolletta sarà più leggera del 7-15%. Anche l’isolamento termico delle abitazioni è un fattore importante: può richiedere un certo investimento iniziale, ma ridurrà della metà la dispersione del calore, permettendo di ammortizzare la spesa in breve tempo.
- Illuminazione. Sfruttare al massimo la luce naturale scegliendo muri, soffitti e pavimenti chiari e posizionando degli specchi per riflettere la luce, permette di ridurre notevolmente il fabbisogno energetico per illuminare gli ambienti. Laddove la luce elettrica risulta indispensabile, poi, utilizzare lampadine a basso consumo permette di risparmiare anche 200 euro all’anno: infatti, se una lampadina tradizionale accesa per 5 ore al giorno brucia annualmente 495 kwh, una a risparmio energetico ne consuma solo 99. Questo tipo di lampadine costano di più, ma alla fine fanno risparmiare, l’importante è avere l’accortezza di spegnere l’interruttore quando la luce non serve.
- Elettrodomestici. La prima regola per tagliare i costi generati dagli elettrodomestici è quella di spegnerli quando non li si usa e scegliere apparecchi di classe energetica A+. Questo, forse, comporterà un investimento un po’ più alto in fase di acquisto, ma verrà ripagato velocemente grazie ad una bolletta più leggera. Anche la modalità di utilizzo fa la differenza: frigoriferi e congelatori posizionati lontano da fonti di calore, consumeranno molta meno energia che se fossero sistemati accanto ai fornelli o al boiler. Sbrinarli regolarmente e regolarli a temperature inferiori alle massime sono altre buone pratiche per tagliare le spese senza rinunce (temperature inferiori a 1°C per il frigorifero e a -18°C per il congelatore non ha alcun effetto sulla conservazione dei cibi, ma aumentano i consumi di circa il 5%), così come evitare di riporre cibi ancora caldi o mantenere pulito il condensatore per favorire la dispersione del calore e potenziare il rendimento energetico dell’apparecchio (le serpentine, se impolverate, possono sprecare anche il 30% di elettricità in più). Altre buone abitudini riguardano l’utilizzare la lavatrice o la lavastoviglie solo se piene, oppure impostare la modalità mezzo carico e non usare il ciclo di prelavaggio della lavatrice, poiché le nuove macchine permettono di evitare questo passaggio e di risparmiare il 15% di energia. Anche in questo caso non è necessario usare acqua troppo calda, dal momento che i detergenti odierni sono efficaci anche a temperature inferiori. Inoltre, se possibile, evitare l’asciugabiancheria e lasciar asciugare gli indumenti naturalmente: questi dureranno più a lungo e l’energia necessaria è gratuita e non inquina. Quando ci si assenta da casa per più giorni, infine, è bene staccare dalle prese tutti gli apparecchi elettrici che, se rimangono collegati, continuano a consumare energia anche da spenti. Anche le apparecchiature in standby continuano ad usare molta elettricità, per questo collegare tutti quelli del soggiorno (TV, lettore DVD, impianto stereo) a una presa multipla dotata di interruttore (da spegnere quando non li si utilizza) permetterà di tagliare i consumi del 5-10% (circa 200.000 W l’anno).
- Scaldabagno. Tenerlo acceso solo la notte anziché tutto il giorno riduce i consumi di circa 2000kwh, con un risparmio che si aggira intorno ai 325 euro all’anno.